STORIA DELLA BATTELLIERI CRISTOFORO COLOMBO

Dal 1887 una storia che merita di essere conosciuta.

I FRATELLI BERTOLINI E IL TLÀ

Nati rispettivamente nel 1875 e nel 1876, Alfredo ed Enrico Bertolini sono studenti appassionati di canottaggio. Alfredo rema alla veneziana e ha già vinto gare importanti, ma quella vogata, l’unica a Pavia, non lo soddisfa, preferisce il modo ‘inglese’, più adatto ai tempi rispetto alla vecchia veneta.
Il parco-barche della “Colombo” non comprende però un outrigger da corsa e non sufficienti sono i denari per comprarne uno nuovo; i fratelli Bertolini, con tipica inventiva pavese, non si perdono d’animo e costruiscono personalmente l’imbarcazione, usando vecchie casse di mogano giunte in Italia dall’America piene di frutta secca.
Questa barca dell’impossibile e dell’impensato doveva, data la sfiducia che accompagnava i fratelli Bertolini quando scendevano in acqua con le ‘casse’ necessariamente chiamarsi “Tlà”, che suono quasi onomatopeico, equivale a un ‘ma guarda!’, sinonimo di sorpresa e di incredulità misto a un sentimento di compiacenza. “Tlà” è del resto anche parola d’ordine, carta d’identità dei pavesi fuori dalla loro città, quasi un simbolo come il Ponte Coperto.
Fu invece una grande barca costruita con tenacia e volontà, suscitante l’ammirazione nell’ambiente del canottaggio italiano quando cominciò a vincere gare.
Il fragile ed elegante scafo sembrava quasi fremere e soccombere sotto le poderose vogate dei due biondi erculei studenti, ma scivolava leggero e agile sulle azzurre acque del Ticino. Allenatori di se stessi (alla “Colombo” c’era un solo istruttore di veneta Americo Vittadini), inizialmente non erano tecnicamente perfetti ma alla loro forza e potenza si inchinavano i maggiori vogatori europei, compreso il grande Delaplanche, incapaci di contrastarli adeguatamente, quando si lanciavano verso la vittoria.
Ai campionati italiani di Como, nel settembre ’96, vinsero il titolo nella categoria juniores e ottennero il secondo posto nella gara seniores, battendo armi di tutt’Italia, molto più agguerriti, dotati di imbarcazioni certamente più sofisticate e reduci da allenamenti sistematici e prolungati.
Alle regate internazionali di Torino del 1897 ancora ottengono il primo premio battendo due equipaggi francesi, maestri dell’outrigger e, non ancora soddisfatti, nella stessa giornata, partecipano alla gara di veneta seniores in compagnia di Romeo Levini e Ugo Mjnoia, riuscendo primi anche in questa diversissima specialità.
La società intanto, constata la imbattibilità dei due fratelli, appronta un nuovo outrigger a quattro con timoniere: nasce il “Senza stile” composto, oltre che dai Bertolini, dal Levini e Mario Aprile. Il nome del timoniere non ci è noto. I quattro vogatori della “Colombo” vincono tutte le gare a cui si presentano: a Pallanza dove si aggiudicano il titolo di campioni italiani juniores, e due a Villa d’Este, juniores e seniores.
Il ’98 è l’anno clou dei fratelli Bertolini e di conseguenza per la “Colombo”: dopo aver vinto con Malio Sali timoniere, a Firenze e aver avuto il secondo premio a Torino, sempre nella ex-capitale in agosto, ottengono il titolo di campioni italiani seniores. I vogatori, la “Colombo” e la città sono in festa perchè questa vittoria, oltre a designare i migliori d’Italia, significa anche partecipazione ai tanto desiderati campionati d’Europa. Il sogno, forse troppo atteso, non si avvera; il “Tlà” deve piegarsi perchè Alfredo è costretto a letto da una inopportuna malattia, proprio quando anche questo ulteriore impegnativo titolo era quasi in tasca, pronto ad essere appeso alle pareti del salone sociale, secondo le affermazioni dei maggiori avversari europei. Invece il “Tlà” di deve accontentare della terza piazza, con Gozzini, appartenente alla “Libertas” di Firenze, al posto dello sfortunato Alfredo Bertolini.
Il rammarico è enorme, ma si continua, e la “Colombo” vince due premi, juniores e seniores, nello outrigger a quattro con timoniere a Villa d’Este.
Oltre alle vittorie c’è la certezza dell’aver avvicinato vari appassionati alle gare in outrigger; infatti la “Colombo” può ora contare su due equipaggi agguerriti e, per quanto riguarda le barche, un outrigger a due, uno a quattro e uno, nuovo a otto, di fabbricazione francese, intitolato Eustacchio Pasino, condottiero pavese. Tutti gli armi, per la prima volta insieme, si presentano alla partenza delle gare di Cremona nel maggio 1899 e con due primi posti innalzano ancora il nome della “Colombo” ai rilievi della cronaca. I fratelli Bertolini prendono parte a tutte le gare, compresa quella dell’otto, completato dagli equipaggi delle due venete.
Impegni professionali impediscono però ai Bertolini di continuare gli allenamenti e di conseguenza la partecipazione alle gare senza sfigurare, data la loro fama di imbattibili ‘oursmen’.
Presenti alle regate di Pavia del 1900 e in quelle del 1901, dove sono ancora secondi e primi nello outrigger a quattro, abbandonano nel settembre di quello stesso anno. Lasciano un vuoto incolmabile nell’outrigger a due e una scuola in quello a quattro, che arriverà a ottimi traguardi. Enrico, orfano del capovoga Alfredo, partecipa a una regata in veneta, per poi abbandonare le gare immediatamente dopo.